In questa sezione saranno visibili, non appena disponibili, i progetti CIVITAS che riguardano l'IIS Beretta

Ipsia Zanardelli: una storia da ricordare

L'IPSIA "Beretta" di Gardone V.T. custodisce numerosi oggetti di ambito scientifico-tecnologico, che documentano la sua lunga storia, iniziata nel lontano 1902. Con l'obiettivo di valorizzarli e di farli conoscere sul territorio, nell'a.s. 2014/15 la classe 2^B, indirizzo "Manutenzione e assistenza tecnica", ha svolto un percorso di ricerca su alcuni reperti del Museo della scuola.
L'esito del lavoro è stato esposto presso il "Museo delle armi e della tradizione armiera" di Gardone V.T., nell'ambito di una mostra sulla Prima guerra mondiale.
Il contesto storico di inizio '900, oggetto dell'esposizione, ha portato a privilegiare il tema delle comunicazioni e a scegliere oggetti di grande interesse come: un telegrafo, una cassetta telegrafica campale, un radiotelefono ed un telefono a muro.
Gli studenti hanno svolto un'attività di ricerca storico-tecnologica, coordinati dai docenti Candida Sidoli e Carlo Scarpello, approfondendo storia, funzione e utilizzi dei reperti e arrivando a progettare anche la grafica di un pannello e delle didascalie che li accompagnano.
Infine, sotto la supervisione della conservatrice del Museo Silvia Serugeri, gli studenti si sono occupati dell'allestimento della vetrina, dopo aver appreso anche alcune indicazioni museologiche.
                                                                                             (Prof.ssa Candida Sidoli & Prof. Carlo Scarpello)

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Ricordare e riflettere sul proprio passato sono azioni che qualificano una civiltà e costruiscono le basi di una Memoria che possa guidarci ed illuminarci. Una istituzione che fonda la propria mission sull'educazione e sulla promozione culturale come la nostra non può certo esimersi da questo dovere. Oggi viviamo tempi difficili, di tensione e conflitto, di intolleranza e radicalismi, di ideologie totalizzanti, di violenza elevata a strumento di azione politica. Non dobbiamo farci travolgere, ma al contrario sempre più difendere i valori fondanti della nostra civiltà e della nostra Costituzione, che nasce dall'esperienza lacerante e dolorosa della guerra. Difendere la nostra libertà così faticosamente conquistata significa testimoniarla ogni giorno con coraggio, essere uomini e donne di pace con fatti ed azioni, essere consapevoli dell'importanza di ciò che abbiamo costruito. Ben sapendo che in troppe parti del Mondo libertà, democrazia, diritti umani sono sviliti ed irrisi. Siamo piccoli, ma anche da questa scuola vuole partire un contributo di pace e di impegno vero.

Il dirigente scolastico
Stefano Retali

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