In queste prime tre settimane di scuola si è assistito ad un sostanziale rispetto delle misure di prevenzione da Covid-19 da parte degli studenti e questo ci fa pensare che il lavoro di comunicazione e formazione fatto insieme sta funzionando.
Al tempo stesso anche le famiglie hanno collaborato attivamente, contribuendo alla creazione di un contesto sicuro di studio e di relazione.
Purtroppo il quadro generale sta peggiorando con un aumento dei casi e della velocità di diffusione del virus in tutta Italia. Questo ci deve spingere ad una sempre maggiore attenzione, soprattutto sul rispetto delle regole da parte di tutti, in primis da parte degli studenti, in ogni momento della vita scolastica ed anche in quella sociale.
È assolutamente necessario fare attenzione a mantenere il distanziamento, alla igienizzazione costante delle mani, ad indossare la mascherina in tutti i momenti di relazione e di socializzazione del nostro quotidiano (non solo a scuola) perché sono questi i modi con cui si può elevare moltissimo la probabilità di non essere contagiati.
Uno dei momenti più critici è quello della permanenza sui bus scolastici, ma anche nelle fasi di uscita e salita. Non poche volte si sono riscontrate pericolose situazioni di assembramento, ma anche in questo caso è fondamentale non solo cercare, per quanto possibile, di mantenere il distanziamento, ma anche e soprattutto di indossare sempre bene la mascherina.
Non è infrequente vedere per strada e nei luoghi di aggregazione sociale gruppi, anche numerosi, di studenti che non indossano la mascherina e che non rispettano il distanziamento. Certamente si tratta di regole pesanti e invasive, ma il benessere e la salute delle persone e della società sono in questo momento il bene più importante e tutti insieme dobbiamo fare questo sforzo.
I genitori hanno l’importante compito di controllare la salute dei figli e di non mandarli a scuola in caso di problemi di salute, soprattutto se i sintomi sono in qualche modo riconducibili al Covid-19. In questi casi è molto importante ricorrere al medico di base per un approfondimento e per decidere se fare eventuali accertamenti, fino ad arrivare alla decisione di sottoporre lo studente a tampone. È sempre necessario, quindi, in caso di malessere escludere che si tratti di Covid-19.
Si ricordano le precondizioni per venire a scuola (anche per il personale scolastico):
l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti;
non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.
In caso di studenti che a scuola accusino sintomi riconducibili a Covid-19 i genitori verranno chiamati per ritirare il figlio con l’invito a portarlo al punto tampone di via Morelli a Brescia, dopo aver sentito per le vie brevi il proprio medico di base.
È importante che i genitori seguano la procedura indicata nella circolare n°52 per la segnalazione delle assenze per malattia dei figli (invio mail al coordinatore di classe), in modo da consentire alla scuola di monitorare costantemente la situazione.
In considerazione del peggioramento della situazione epidemiologica, si dovrà indossare sempre la mascherina chirurgica, anche in aula, sia per gli studenti che per i docenti.
Garantire l’areazione dell’aula (e di qualunque spazio scolastico) è di fondamentale importanza. Naturalmente questo deve essere contemperato alla situazione climatica e quindi il ricambio dell’aria (in caso di temperature basse) può essere assicurato non solo da una apertura costante (anche parziale) delle finestre, ma pure da una apertura temporanea ad intervalli regolari (comunque frequenti) e durante la pausa didattica.