Il nuovo documento ‘Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione‘, realizzato da Inail con Iss, Ministero della Salute e Aifa raccomanda che, a fronte della circolazione di varianti del virus SarsCov2, per il distanziamento fisico un metro rimane la distanza minima da adottare ma sarebbe opportuno aumentarla “fino a due metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo“.
Come facilmente intuibile nelle aule scolastiche è garantito il metro di distanziamento, ma non certamente i due metri. È necessario, pertanto, che il consumo eventuale del pasto da parte degli studenti durante la pausa didattica avvenga a scacchiera nelle aule, alternando opportunamente gli studenti che abbassano la mascherina e facendo in modo che ci sia sempre la distanza di almeno due metri tra chi mangia (o beve) e gli altri.
Anche davanti ai distributori di bevande chi beve o mangia deve distanziarsi di almeno due metri da chiunque altro.
Lo stesso principio vale anche per il personale in ogni circostanza in cui vi sia consumo di bevande o cibo.