Si comunicano in allegato le nuove modalità di gestione dei casi Covid da parte delle istituzioni scolastiche e di ATS in seguito alla nota di ATS giunta al nostro protocollo in data odierna. Si sottolineano le principali novità:
• Durante la fase due (presenza di due casi positivi in classe all’interno della finestra temporale di dieci giorni aperta con la segnalazione del primo caso positivo e quindi dall’ultimo giorno di presenza del caso positivo stesso) non possono frequentare in presenza (ma devono stare a distanza) gli studenti che non hanno concluso il ciclo vaccinale primario da almeno 14 giorni. Allo stesso modo non possono frequentare in presenza coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario (seconda dose) da più di 120 giorni, sono negativizzati da più di 120 giorni o che non hanno fatto la dose di richiamo (terza dose)
• I requisiti vaccinali per la frequenza in presenza durante la fase due devono essere posseduti alla data di attivazione della quarantena o della auto-sorveglianza (che coincide con la data di ultimo contatto della classe con il secondo caso positivo), cioè alla data di attivazione della fase due
• La misura sanitaria in fase due per gli studenti che non posseggono il requisito per la frequenza in presenza è quarantena di dieci giorni. ATS continua a non adottare, come prima, misure sanitarie in fase tre
• La fase tre si attiva se si verificano tre casi positivi all’interno della finestra temporale di dieci giorni che si è aperta alla data dell’ultimo giorno di frequenza scolastica del primo caso positivo (che può essere studente o docente)
• Se il terzo caso positivo si verifica entro i primi cinque giorni dal secondo non si aggiungono ulteriori giorni di didattica a distanza ai dieci già previsti e disposti per l’insorgere del secondo caso. Se, invece, il terzo caso si verifica tra il sesto e il decimo giorno dal secondo caso si aggiungono ulteriori cinque giorni di didattica a distanza a partire dal giorno successivo al contatto con il terzo caso
Tali procedure presentate potrebbero subire integrazioni o modifiche a seguito di nuove disposizioni dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione e di Regione Lombardia.