pdf icon Certificato Scuola Virtuosa pdf icon ePolicy pdf icon FAQ

 

Contatti;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Referenti:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

FAQ (DOMANDE FREQUENTI) DAL DOCUMENTO ePOLICY D’ISTITUTO PER ALUNNI GENITORI E DOCENTI
➢ DOMANDA AD USO DI GENITORI ED ALUNNI
A cosa serve avere una ePolicy?
A garantire il benessere in Rete, definendo regole di utilizzo a scuola e ponendo le basi per azioni formative
e educative su e con le tecnologie digitali, oltre che di sensibilizzazione su un uso consapevole delle stesse.
Qual è il ruolo dei docenti?
I docenti hanno un ruolo centrale nel diffondere la cultura dell’uso responsabile delle TIC e della Rete.
Qual è il ruolo dei genitori?
I genitori devono essere partecipi e attivi nelle attività di promozione e educazione sull’uso consapevole delle
TIC e della Rete, nonché sull’uso responsabile dei device personali.
In quale modo i genitori si impegnano ad accettare l’ePolicy dell’Istituto?
Sottoscrivendo il Patto di Corresponsabilità.
In che modo l’ePolicy viene condivisa e comunicata al personale, agli studenti e alle studentesse, alla
comunità scolastica?
Attraverso la pubblicazione del documento sul sito istituzionale della scuola, il Patto di Corresponsabilità che
viene rilasciato alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. I docenti si impegnano a illustrare una sintesi
dell’ePolicy agli studenti durante la prima settimana di scuola.
Si possono condividere online immagini o video di docenti e/o compagni/e che li ritraggono in pose
offensive e denigratorie o senza il loro consenso?
Assolutamente no.
Si possono condividere online con estranei i propri dati personali come nome e cognome, indirizzo,
password, numero di telefono?
Assolutamente no.
Posso condividere la mia password con un amico?
Assolutamente no.
Si possono condividere online immagini o video volti all’esclusione di compagni/e?
Assolutamente no.
Esiste un corso di educazione digitale per le famiglie?
Si invitano i genitori ad effettuare il corso (per analogia) “Google Be Internet Awsome” e a visitare il portale
Generazioni Connesse per approfondire le tematiche e della sicurezza in rete.
Per cosa vengono usati i miei dati personali?
• Per i servizi scolastici, contabili ed amministrativi;
• per adempiere ai vigenti obblighi scolastici, amministrativi, contabili e fiscali;
• per inviare messaggi (via telefono e posta elettronica) di aggiornamento sulle nuove attività o sui
nuovi adempimenti oppure per ricordare scadenze o eventi; • per l’organizzazione di attività extrascolastiche come gite, eventi, visite culturali.

Deve essere dato il mio consenso per trattare i miei dati personali per i servizi scolastici, contabili ed
amministrativi?
Trattandosi di trattamenti necessari non è richiesto il consenso, tranne nel caso in cui siano conferiti dati
particolari, cosiddetti sensibili. In caso di rifiuto a conferire i dati personali, non potremo fornire i servizi
richiesti.
Fino a quando vengono conservati i miei dati personali per i servizi scolastici, contabili ed amministrativi?
Il trattamento cesserà al termine del percorso scolastico.
Deve essere dato il mio consenso per trattare i miei dati personali per adempiere ai vigenti obblighi
scolastici, amministrativi, contabili e fiscali?
Per tali finalità il trattamento è effettuato senza necessità di acquisire il consenso.
Da chi sono trattati per trattare i miei dati personali per adempiere ai vigenti obblighi scolastici,
amministrativi, contabili e fiscali?
I dati sono trattati dall’Istituto e dai nostri incaricati, e vengono comunicati all’esterno solo in adempimento
ad obblighi di legge.
Fino a quando vengono conservati i miei dati personali per adempiere ai vigenti obblighi scolastici,
amministrativi, contabili e fiscali?
I dati acquisiti per tali finalità vengono da noi conservati per il tempo previsto dalle rispettive normative (10
anni, e anche oltre in caso di accertamenti).
Deve essere dato il mio consenso per trattare i miei dati personali per inviare messaggi (via telefono e
posta elettronica)?
Sì.
Fino a quando vengono conservati i miei dati personali per inviare messaggi (via telefono e posta
elettronica)?
Per il periodo massimo di due anni a decorrere dalla data dell’ultimo anno frequentato.
I miei dati personali acquisiti per inviare messaggi (via telefono e posta elettronica) possono essere
comunicati a terzi?
No.
Posso revocare il mio consenso all’uso dei miei dati personali per inviare messaggi (via telefono e posta
elettronica)?
Sì, in qualsiasi momento.
Fino a quando vengono conservati i miei dati personali per l’organizzazione di attività extrascolastiche
come gite, eventi, visite culturali?
Solo per il solo periodo necessario all’espletamento dell’attività.
Posso revocare il mio consenso all’uso dei miei dati personali per l’organizzazione di attività
extrascolastiche come gite, eventi, visite culturali?
Sì, in qualsiasi momento.
Come viene richiesta alle famiglie l’autorizzazione alle riprese fotografiche e video a fini di pubblicazione
o divulgazione sul sito e sui canali social dell’istituto?
Attraverso la liberatoria.
Gli studenti possono scaricare materiali e software senza autorizzazione sui dispositivi della scuola?
No.
Gli studenti possono utilizzare unità rimovibili personali?
È fortemente sconsigliato. Se indispensabile, possono farlo solo con l’autorizzazione del docente.
Gli studenti possono usare lo smartphone?
Solo se autorizzati dal docente ed esclusivamente per svolgere le attività didattiche previste.
Gli studenti possono tenere acceso lo smartphone?
No, deve essere tenuto spento al di fuori delle attività didattiche che ne prevedano l’utilizzo specifico.
Possono riaccenderlo solo dopo essere usciti dall’edificio scolastico al termine delle attività didattiche.
Cosa devono fare gli studenti se si imbattono in siti inadeguati durante l’uso autorizzato dei dispositivi?
Devono segnalarlo immediatamente ai propri insegnanti.
Il docente è responsabile per l’accesso autonomo da parte degli/lle studenti/esse a materiali inadeguati e
potenzialmente dannosi trovati online?
No: la scuola si fa carico di tutte le precauzioni necessarie per garantire agli/lle studenti/esse l’accesso a
materiale appropriato, ma non è responsabile per l’accesso autonomo da parte degli/lle studenti/esse a
materiali inadeguati e potenzialmente dannosi trovati online.
Si possono usare i servizi di Google (Gmail, Drive e Classroom) ad uso personale?
No, i servizi offerti sono ESCLUSIVAMENTE per utilizzo scolastico e didattico. L’uso reiterato dell’account
scolastico per finalità diverse da quelle didattiche verrà sanzionato con la sospensione temporanea
dell’account.
Si può usare l’account scolastico per iscriversi su piattaforme di gioco online o sui social network a uso
personale (Facebook, TikTok, ecc…)?
No, i servizi offerti sono ESCLUSIVAMENTE per utilizzo scolastico e didattico. L’uso reiterato dell’account
scolastico per finalità diverse da quelle didattiche verrà sanzionato con la sospensione temporanea
dell’account.
Cosa succede se mio figlio usa l’account scolastico per iscriversi su piattaforme di gioco online o sui social
network a uso personale (Facebook, TikTok, ecc…)?
L’account può essere sospeso dall’amministratore del dominio, e ripristinato una volta effettuato
l’accertamento sull’utilizzo corretto dell’account.
Per quanto tempo è attivo l’account della scuola?
Per il tempo di permanenza nell’Istituto.
Per cosa si può usare l’account della scuola?
Per accedere alle piattaforme e-learning e tutte le attività organizzate dalla scuola stessa.
Gli studenti possono lasciare memorizzata la propria password nei dispositivi della scuola o di luoghi
pubblici?
No, le password non devono assolutamente essere memorizzate nei dispositivi scolastici. Se l’account
restasse in memoria, chiunque potrebbe inviare e-mail a nome dello studente.
Gli studenti possono condividere le proprie password con i compagni?
Assolutamente no.
La comunicazione online esterna attraverso sito web della scuola e profili sui social (Facebook,
Instagram) può essere progettata ed implementata anche con il supporto degli studenti?
Sì, gli studenti possono produrre contenuti multimediali da diffondere attraverso i vari canali in uso.
Quali sono gli strumenti che la scuola adotta per la comunicazione interna?
Registro elettronico, e-mail istituzionale, app della Google Suite.
A cosa servono gli strumenti per la comunicazione interna?
Hanno lo scopo di facilitare e rendere più partecipata la didattica e la comunicazione a scuola.
È possibile contattare il docente mediante canali ufficiali in qualunque momento della giornata?
Si, è importante però ricordare quello che si può definire nella prassi “diritto alla disconnessione” che
permette all’insegnante di utilizzare solo in alcuni momenti della giornata lavorativa i canali ufficiali.
Dove si trovano le informazioni sull’andamento scolastico (assenze, argomenti lezioni e compiti, note
disciplinari) del proprio figlio?
Sul registro elettronico.
Dove si trovano le informazioni sui risultati scolastici (voti, documenti di valutazione) del proprio figlio?
Sul registro elettronico.
Come si possono prenotare i colloqui individuali con i docenti?
Tramite registro elettronico.
Dove si trovano le informazioni sui vari eventi?
Sul registro elettronico.
Dove si trovano circolari e comunicazione varie (comunicazioni di classe, comunicazioni personali)?
Sul sito della scuola e sul registro elettronico e su classroom.
Chi risponde nel caso in cui un alunno arrechi danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, più in
generale, violi i doveri sanciti dal regolamento di istituto?
La famiglia. Si possono acquisire, divulgare e/o pubblicare immagini, filmati o registrazioni vocali senza il consenso
esplicitamente espresso in forma scritta dagli interessati o i loro tutori (nel caso di minori)?
No, è un’azione punibile sia a livello civile che penale.

Cosa si intende per cyberbullismo?
Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto
d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di
minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche
uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare
un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in
ridicolo.
Come si regola la scuola quando ci si trova davanti a un atto di cyberbullismo?
La scuola attua i protocolli descritti nel documento di ePolicy.
Il sistema scolastico deve solo sanzionare azioni di cyberbullismo?
No, deve anche prevedere azioni preventive e educative.
Chi si occupa di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo nella scuola?
Il referente per il bullismo e cyberbullismo, prof.ssa Adriana Fracassi e il prof. Sergio Di Miceli.
Il referente per il bullismo e cyberbullismo può avvalersi della collaborazione delle Forze di polizia e delle
associazioni e dei centri di aggregazione giovanile del territorio?
Sì.
Le azioni di bullismo sono da considerare dei reati?
Sì.
Quali sono i comportamenti penalmente rilevanti secondo il Codice penale?
o percosse (art. 581),
o lesione personale (art. 582),
o ingiuria (art. 594),
o diffamazione (art. 595),
o violenza privata (art. 610),
o minaccia (art. 612),
o danneggiamento (art. 635).


Cosa si intende per Hate speech?
L’Hate speech indica un’offesa fondata su una qualsiasi discriminazione (razziale, etnica, religiosa, di genere
o di orientamento sessuale, di disabilità, eccetera) ai danni di una persona o di un gruppo. Cosa si intende per dipendenza da internet?
l’utilizzo eccessivo e incontrollato di Internet che, al pari di altri comportamenti patologici/dipendenze, può
causare o essere associato a isolamento sociale, sintomi da astinenza, problematiche a livello scolastico e
irrefrenabile voglia di utilizzo della Rete.
L’istituto è intenzionato a promuovere azioni di prevenzione attraverso percorsi sul benessere digitale?
L’Istituto ha l’obiettivo di fornire al personale della scuola, agli studenti e alle loro famiglie strumenti
finalizzati al riconoscimento e alla prevenzione del fenomeno.
Cosa si intende per “Sexting”?
Il termine indica un fenomeno molto frequente fra i giovanissimi che consiste nello scambio di contenuti
mediali sessualmente espliciti.
Il sexting è un rischio diffuso?
Il “sexting” è fra i rischi più diffusi connessi ad un uso poco consapevole della Rete.
Gli studenti sono consapevoli delle conseguenze del sexting?
I/le ragazzi/e lo fanno senza essere realmente consapevoli di scambiare materiale pedopornografico, che
potrebbe arrivare in mani sbagliate e avere conseguenze impattanti emotivamente per i protagonisti delle
immagini, delle foto e dei video.
Cosa si intende per “grooming”?
Il grooming rappresenta una tecnica di manipolazione psicologica che gli adulti potenziali abusanti utilizzano
per indurre i bambini/e/o adolescenti a superare le resistenze emotive e instaurare una relazione intima e/o
sessualizzata.
Quali sono i luoghi virtuali in cui si sviluppa più frequentemente il grooming?
Le chat (anche quelle interne ai giochi online), i social network in generale, le varie app di instant messaging
(Whatsapp, Telegram etc.), i siti e le app di teen dating (siti di incontri per adolescenti).
In Italia il grooming è un reato?
Sì, dal 2012.
Cosa si intende per pedopornografia online?
La pedopornografia online è un reato (art. 600-ter comma 3 del c.p.) che consiste nel produrre, divulgare,
diffondere e pubblicizzare, anche per via telematica, immagini o video ritraenti bambini/e, ragazzi/e
coinvolti/e in comportamenti sessualmente espliciti, concreti o simulati, o qualsiasi rappresentazione degli
organi sessuali a fini soprattutto sessuali.
Qualora un docente o un genitore navigando in rete dovesse incontrare del materiale pedopornografico,
cosa deve fare?
È opportuno segnalarlo, anche anonimamente, attraverso il sito www.generazioniconnesse.it alla sezione
“Segnala contenuti illegali” (Hotline).

Cosa deve fare un minore (o i suoi genitori o chi esercita la responsabilità del minore) che sia stato vittima
di cyberbullismo?
Può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per
l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi nella Rete.
Cosa succede se entro 24 ore il gestore del sito internet o del social non ha provveduto a rimuovere o
oscurare il contenuto?
L’interessato può rivolgere analoga richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, che rimuove i
contenuti entro 48 ore.
L’insegnante è da considerarsi un pubblico ufficiale?
Sì, in quanto l’esercizio delle sue funzioni non è circoscritto all’ambito dell’apprendimento, ossia alla sola
preparazione e tenuta delle lezioni, alla verifica/valutazione dei contenuti appresi dagli studenti e dalle
studentesse, ma si estende a tutte le altre attività educative.
Quali sono gli strumenti a disposizione degli studenti per segnalare eventuali situazioni problematiche che
stanno vivendo in prima persona o di cui sono testimoni?
o un indirizzo e-mail specifico Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
o sportello di ascolto con professionisti;
o docente referente per le segnalazioni.

Cosa deve fare un professionista esterno che segue un progetto nella scuola se ha il sospetto o la certezza
che un alunno/a si trovi o conosce una situazione a rischio/ di abuso?
Informare una delle seguenti figure di riferimento:
o il referente cyberbullismo
o Il Dirigente scolastico
o il referente della scuola per il suo progetto
e seguire lo schema del documento di ePolicy.
Dove si trovano maggiori informazioni sulle nuove forme della devianza e della criminalità online in età
evolutiva?
Nel documento della ePolicy della scuola.
Dove si trova l’elenco dei principali reati procedibili d’ufficio?
Nel documento della ePolicy della scuola.






➢ FAQ (DOMANDE FREQUENTI) AD USO DOCENTI

A cosa serve avere una ePolicy?
A garantire il benessere in Rete, definendo regole di utilizzo delle TIC a scuola e ponendo le basi per azioni
formative e educative su e con le tecnologie digitali, oltre che di sensibilizzazione su un uso consapevole delle
stesse.
Qual è il ruolo dei docenti?
I docenti hanno un ruolo centrale nel diffondere la cultura dell’uso responsabile e della Rete.
Qual è il ruolo dei genitori?
I Genitori devono essere partecipi e attivi nelle attività di promozione e educazione sull’uso consapevole
della Rete, nonché sull’uso responsabile dei device personali.
In quale modo i genitori si impegnano ad accettare la ePolicy dell’Istituto?
Sottoscrivendo il patto di corresponsabilità.
In che modo l’ePolicy viene condivisa e comunicata al personale, agli studenti e alle studentesse, alla
comunità scolastica?
Attraverso la pubblicazione del documento sul sito istituzionale della scuola, il Patto di Corresponsabilità che
viene rilasciato alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. I docenti si impegnano a illustrare una sintesi
dell’ePolicy agli studenti durante la prima settimana di scuola.
Si possono condividere online immagini o video di docenti e/o compagni/e che li ritraggono in pose
offensive e denigratorie o senza il loro consenso?
Assolutamente no.
Si possono condividere online immagini o video volti all’esclusione di compagni/e?
Assolutamente no.
Dove i docenti possono fare formazione online su queste tematiche?
Sul sito Generazioni Connesse utilizzando le credenziali fornite dal referente per l’accesso al portale e
l’abbinamento alla scuola.
La scuola garantisce a tutti gli utenti il diritto a internet?
Sì, attraverso un’infrastruttura di rete adeguata al numero di studenti e in grado di supportare il traffico dati
generato da un numero elevato di utenti.
Che tipo di connessione a internet ha la scuola?
La connessione è in fibra ottica, è cablata sull’intero istituto ed è dotata di firewall.
Come viene richiesta alle famiglie l’autorizzazione alle riprese fotografiche e video a fini di pubblicazione
o divulgazione sul sito e sui canali social dell’istituto? Attraverso la liberatoria.

Gli studenti possono scaricare materiali e software sui dispositivi della scuola senza autorizzazione?
No.
Gli studenti possono utilizzare unità rimovibili personali?
È fortemente sconsigliato. Se indispensabile, solo con l’autorizzazione del docente
Gli studenti possono usare lo smartphone?
Solo se autorizzati dal docente ed esclusivamente per svolgere le attività didattiche previste.
Gli studenti possono tenere acceso lo smartphone?
No, deve essere tenuto spento al di fuori delle attività didattiche che ne prevedano l’utilizzo specifico.
Possono riaccenderlo solo dopo essere usciti dall’edificio scolastico al termine delle attività didattiche.
Cosa devono fare gli studenti se si imbattono in siti web dai contenuti inadeguati durante l’uso autorizzato
dei dispositivi?
Devono segnalarlo immediatamente ai propri insegnanti.
Si può usare l’account scolastico per iscriversi su piattaforme di gioco online o sui social network a uso
personale (Facebook, TikTok, ecc…)?
No, i servizi offerti sono ESCLUSIVAMENTE per utilizzo scolastico e didattico.
I pc della scuola vengono aggiornati?
Quando possibile, i pc della scuola sono programmati per effettuare gli aggiornamenti periodici sia dei
software che del sistema operativo.
I docenti possono salvare su pc collocati in aree comuni (es. sala insegnanti) file personali o contenenti dati
personali degli alunni?
No, l’unico sistema di archiviazione consentito sui pc della scuola è il Drive personale del docente.
I docenti possono lasciare i dati sensibili e i documenti superflui nel pc di classe?
No, i docenti sono tenuti a tenere aggiornati e ordinati i pc di classe, anche cancellando con frequenza dati
sensibili e documenti/software superflui.
Come fanno i docenti per evitare che qualcuno possa avere accesso ad account altrui senza autorizzazione?
I docenti possono impostare il browser per l’eliminazione dei cookies alla chiusura.
Posso lasciare memorizzata la mia password nei dispositivi della scuola?
Le password non devono essere memorizzate nei dispositivi scolastici.
Chi possiede i privilegi amministrativi ?
I privilegi amministrativi sono limitati e detenuti solo dal DS.
Quali strumenti di comunicazione online esterna possono essere usati dalla scuola?
Sito web della scuola, profili sui social network (Facebook, Instagram).

A cosa servono gli strumenti di comunicazione online esterna della scuola?
Hanno lo scopo di trasmettere all’esterno l’identità, i valori, le azioni, i progetti e l’idea di educazione che
l’Istituto porta avanti.
Quali sono gli strumenti per la comunicazione interna?
Registro elettronico, e-mail istituzionale, sito ufficiale, classroom.
A cosa servono gli strumenti per la comunicazione interna?
Hanno lo scopo di facilitare e rendere più partecipata la didattica e la comunicazione a scuola.
Posso usare un gruppo Whatsapp per le comunicazioni informali tra colleghi?
Sì, ma rispettando il diritto alla disconnessione e usando alcune regole condivise.
Quali sono le regole condivise per le chat informali tra colleghi?
• Mettere in chiaro fin dall’inizio, comprendere e rispettare sempre le finalità del gruppo, scrivendo e
pubblicando solo contenuti pertinenti a tali finalità;
• Usare sempre un linguaggio adeguato e il più possibile chiaro e preciso (come già sottolineato la
comunicazione online si presta spesso a non pochi fraintendimenti);
• Evitare di affrontare in chat argomenti troppo complessi e controversi;
• Evitare discussioni di questioni che coinvolgono due o pochi interlocutori, onde evitare di annoiare e
disturbare gli altri componenti del gruppo;
• Indirizzare solo domande precise e chiare, a cui si possano dare risposte altrettanto brevi e precise;
• Evitare messaggi troppo spezzettati, cercando il più possibile di essere brevi ed esaustivi allo stesso
tempo.
Posso condividere file multimediali nella chat informale tra colleghi?
Meglio evitare.
Posso condividere foto di studenti nella chat informale tra colleghi?
Meglio evitare.
Si possono acquisire, divulgare e/o pubblicare immagini, filmati o registrazioni vocali senza il consenso
esplicitamente espresso in forma scritta dagli interessati o i loro tutori (nel caso di minori)?
No, è punibile sia a livello civile che penale.
Chi ha l’obbligo di vigilare sui comportamenti degli studenti e delle studentesse in tutti gli spazi scolastici?
È obbligo del Dirigente, dei docenti e del personale ATA.
È obbligatorio segnalare eventuali infrazioni suscettibili di sanzioni disciplinari?
Sì.
In cosa consiste il rischio online per i minori? • Commettere azioni online che possano danneggiare sé stessi o altri;
• essere una vittima di queste azioni;
• osservare altri commettere queste azioni.
Quali strumenti si possono adottare per ridurre le situazioni di rischio online?
Azioni di sensibilizzazione e prevenzione.
Quali sono gli obiettivi della sensibilizzazione ai rischi online?
Gli obiettivi sono quelli di innescare e promuovere un cambiamento: fornire le informazioni necessarie a
conoscere il fenomeno e illustrare le possibili soluzioni o i comportamenti da adottare.
Cosa si intende come prevenzione ai rischi online?
Un insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine prioritario di promuovere le competenze digitali
ed evitare l’insorgenza di rischi legati all’utilizzo del digitale e quindi ridurre i rischi per la sicurezza di
bambine/i e ragazze/i.
Cosa si intende per cyberbullismo?
Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto
d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di
minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche
uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare
un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in
ridicolo.
Come si regola la scuola quando ci si trova davanti ad un atto di cyberbullismo?
La scuola attua i protocolli descritti nel documento di ePolicy.
Il sistema scolastico deve solo sanzionare azioni di cyberbullismo?
No, deve anche prevedere azioni preventive e educative.
Chi si occupa di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo nella scuola?
Il referente per il bullismo e cyberbullismo.
Chi è il referente per il cyberbullismo e bullismo della scuola?
Prof.ssa Adriana Fracassi e prof. Sergio Di Miceli
Il referente per il bullismo e cyberbullismo può avvalersi della collaborazione delle Forze di polizia e delle
associazioni e dei centri di aggregazione giovanile del territorio?
Sì.
Quali sono i comportamenti penalmente rilevanti secondo il Codice penale?
• percosse (art. 581),
• lesione personale (art. 582),
• ingiuria (art. 594),
• diffamazione (art. 595), • violenza privata (art. 610),
• minaccia (art. 612),
• danneggiamento (art. 635).
Cosa si intende per Hate speech?
L’Hate speech indica un’offesa fondata su una qualsiasi discriminazione (razziale, etnica, religiosa, di genere
o di orientamento sessuale, di disabilità, eccetera) ai danni di una persona o di un gruppo.
Perché è necessario affrontare il fenomeno “Hate speech”?
• Per fornire agli studenti gli strumenti necessari per decostruire gli stereotipi su cui spesso si fondano
forme di hate speech, in particolare legati alla razza, al genere, all’orientamento sessuale, alla
disabilità;
• per promuovere la partecipazione civica e l’impegno, anche attraverso i media digitali e i social
network;
• per favorire una presa di parola consapevole e costruttiva da parte dei giovani.
Cosa si intende per dipendenza da internet?
S’intende l’utilizzo eccessivo e incontrollato di Internet che, al pari di altri comportamenti
patologici/dipendenze, può causare o essere associato a isolamento sociale, sintomi da astinenza,
problematiche a livello scolastico e irrefrenabile voglia di utilizzo della Rete.
L’istituto è intenzionato a promuovere azioni di prevenzione attraverso percorsi sul benessere digitale?
L’Istituto ha l’obiettivo di fornire al personale della scuola, agli studenti e alle loro famiglie strumenti
finalizzati al riconoscimento e alla prevenzione del fenomeno.
Cosa si intende per “Sexting”?
Il termine indica un fenomeno molto frequente fra i giovanissimi che consiste nello scambio di contenuti
mediali sessualmente espliciti.
Il sexting è un rischio diffuso?
Il “sexting” è fra i rischi più diffusi connessi ad un uso poco consapevole della Rete.
Gli studenti sono consapevoli delle conseguenze del sexting?
I/le ragazzi/e lo fanno senza essere realmente consapevoli di scambiare materiale pedopornografico, che
potrebbe arrivare in mani sbagliate e avere conseguenze impattanti emotivamente per i protagonisti delle
immagini, delle foto e dei video.
Cosa si intende per “grooming”?
Il grooming rappresenta una tecnica di manipolazione psicologica che gli adulti potenziali abusanti utilizzano
per indurre i bambini/e/o adolescenti a superare le resistenze emotive e instaurare una relazione intima e/o
sessualizzata.
Quali sono i luoghi virtuali in cui si sviluppa più frequentemente il grooming?
Le chat (anche quelle interne ai giochi online), i social network in generale, le varie app di instant messaging
(Whatsapp, Telegram etc.), i siti e le app di teen dating (siti di incontri per adolescenti). In Italia il grooming è un reato?
Sì, dal 2012.
Cosa si intende per pedopornografia online?
La pedopornografia online è un reato (art. 600-ter comma 3 del c.p.) che consiste nel produrre, divulgare,
diffondere e pubblicizzare, anche per via telematica, immagini o video ritraenti bambini/e, ragazzi/e
coinvolti/e in comportamenti sessualmente espliciti, concreti o simulati, o qualsiasi rappresentazione degli
organi sessuali a fini soprattutto sessuali.
Qualora un docente o un genitore navigando in rete dovesse incontrare del materiale pedopornografico,
cosa deve fare?
È opportuno segnalarlo, anche anonimamente, attraverso il sito www.generazioniconnesse.it alla sezione
“Segnala contenuti illegali” (Hotline).
Quali sono gli strumenti a disposizione degli studenti per segnalare eventuali situazioni problematiche che
stanno vivendo in prima persona o di cui sono testimoni?
• Un indirizzo e-mail specifico per le segnalazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.:
• uno sportello di ascolto con professionisti;
• un docente referente per le segnalazioni.
A chi ci si può rivolgere qualora la gravità e la sistematicità della situazione richieda interventi che esulano
dalle competenze e possibilità della scuola?
• Comitato Regionale Unicef: laddove presente, su delega della regione, svolge un ruolo di difensore
dei diritti dell’infanzia.
• Co.Re.Com. (Comitato Regionale per le Comunicazioni): svolge funzioni di governo e controllo del
sistema delle comunicazioni sul territorio regionale, con particolare attenzione alla tutela dei minori.
• Ufficio Scolastico Regionale: supporta le scuole in attività di prevenzione ed anche nella segnalazione
di comportamenti a rischio correlati all’uso di Internet.
• Polizia Postale e delle Comunicazioni: accoglie tutte le segnalazioni relative a comportamenti a
rischio nell’utilizzo della Rete e che includono gli estremi del reato.
• Agenzia Tutela della Salute: forniscono supporto per le conseguenze a livello psicologico o
psichiatrico delle situazioni problematiche vissute in Rete.
• Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e Difensore Civico: segnalano all’Autorità Giudiziaria
e ai Servizi Sociali competenti; accolgono le segnalazioni di presunti abusi e forniscono informazioni
sulle modalità di tutela e di esercizio dei diritti delle minori vittime.
• Tribunale per i Minorenni: segue tutti i procedimenti che riguardano reati, misure educative, tutela
e assistenza in riferimento ai minori.
Cosa deve fare un docente quando ha il sospetto che uno/a studente/essa possa essere vittima o
responsabile di una situazione di cyberbullismo?
Contattare il referente per il cyberbullismo e valutare con lui le possibili strategie di intervento e seguire lo
schema del documento di ePolicy.

Cosa deve fare un docente nel caso in cui uno/a studente/essa sia vittima o responsabile di una situazione
di cyberbullismo?
Avvisare il referente per il cyberbullismo e il Dirigente che convoca il CDC, e seguire lo schema del documento
di ePolicy.
Cosa deve fare un docente se un alunno/a ha ricevuto o inviato foto o video sessualmente espliciti?
Informare una delle seguenti figure di riferimento:
• il referente cyberbullismo
• il referente ePolicy
• Il Dirigente scolastico
e seguire lo schema del documento di ePolicy.
Cosa deve fare un docente se viene a sapere che un alunno/a è stato vittima di adescamento online?
Informare una delle seguenti figure di riferimento:
• il referente cyberbullismo
• il referente ePolicy
• Il Dirigente scolastico
e seguire lo schema del documento di ePolicy.
Dove si può trovare il modulo per la segnalazione dei casi?
Nel documento di ePolicy.
Dove si può trovare lo schema riepilogativo delle situazioni gestite legate a rischi online?
Nel documento di ePolicy.
Dove si trovano maggiori informazioni sulle nuove forme della devianza e della criminalità online in età
evolutiva?
Nel documento di ePolicy
Dove si trova l’elenco dei principali reati procedibili d’ufficio?
Nel documento di ePolicy.
Gli insegnanti hanno obbligo di denuncia qualora vengano a conoscenza di reati perseguibili d’ufficio?
Sì: gli insegnanti, in quanto incaricati di pubblico servizio, hanno obbligo di denuncia qualora vengano a
conoscenza di reati perseguibili d’ufficio.
Chi si può interpellare in caso di necessità di un parere legale?
Riferimento Nazionale: tel. 19696 – http://consulenzaonline.azzurro.it/xchatty/chat.html (Telefono Azzurro
– progetto Nazionale Generazioni Connesse).

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF. STEFANO RETALI