I FUNGHI DEL BERETTA

Rilevamenti micologici nella città di Gardone Val Trompia
Questo è uno dei motivi per cui ci si dedica alle cacce sottili: rimpicciolendo - o meglio affinando - le unità di misura,
il mondo si ingrandisce e aumenta la sua varietà.

Ernst Jünger, Cacce sottili

Aree di campionamento

Come è noto, il verde pubblico dei parchi, dei giardini e delle aree verdi urbane in generale rappresenta un’importantissima risorsa per l’intera comunità cittadina. Infatti, grazie alla fotosintesi clorofilliana, le piante possiedono la fondamentale capacità di assorbire anidride carbonica e di produrre ossigeno, mitigando così gli effetti degli inquinanti presenti nell’aria causati dall’esercizio delle diverse attività umane.
In particolare, per quanto riguarda il progetto I funghi del Beretta, due sono state le aree di Gardone Val Trompia interessate dalla nostra azione di campionamento micologico: il giardino pubblico adiacente al cimitero di via Alfieri e il parco sportivo Rovedolo. Nel primo caso, lo spazio verde è costituito da un parco artificiale con specie – anche esotiche – coltivate direttamente dall’uomo; nel secondo caso, la zona ospita soprattutto alberi e arbusti spontanei.
Per la crescita e il proprio nutrimento, i miceti sviluppano con le essenze vegetali relazioni fondamentali che possono essere o di parassitismo o di saprofitismo o di simbiosi (micorriza). Alcuni di questi rapporti sono estremamente selettivi, poiché alcuni funghi crescono solo in presenza di una particolare specie di pianta.
Delle venticinque entità fungine raccolte e determinate nell’anno 2018/2019, circa venti sono state reperite nel parco di via Alfieri, e alcune di esse sono simbionti o parassite di determinate piante ivi presenti. Su tale area, gli studenti della classe 3D.LSSA del Liceo “Moretti” di Gardone VT, sotto la guida delle prof.sse di Scienze naturali, Maria Lucia di Peppe e Sara Rossetto e dell’educatore ambientale e museale Livio Palamidese, hanno dunque individuato, identificato, cartellinato e mappato le diverse specie di alberi e di arbusti.
Di seguito pubblichiamo la mappatura della superficie di campionamento completa della componente arborea, verificata attraverso l’utilizzo di software quali PlantNet (utile a identificare i diversi vegetali attraverso le foto scattate col proprio smartphone), l’app di Csmon-life (applicativo che consente ai cittadini di segnalare specie target per diverse tematiche ambientali e di raccogliere dati validati da esperti), MyTrails (applicazione che permette la visualizzazione di mappe topografiche di alta qualità e la registrazione e condivisione di tracce GPS).
Per quanto riguarda le attività della sezione dedicata ai licheni del progetto “Funghi del Beretta” , nel periodo ottobre 2021 - aprile 2022, alcuni studenti delle classi 5A, 5B, 4B, 4A, 4D del Liceo e 5D, 5D1 dell’Itis, hanno raccolto e determinato complessivamente dieci differenti specie licheniche sul territorio di Gardone Val Trompia. Naturalmente queste attività pratiche sono state precedute da lezioni teoriche in cui i ragazzi hanno potuto conoscere le principali caratteristiche di questi particolari organismi.
Per la raccolta dei licheni le aree di campionamento sono state il giardino pubblico adiacente al cimitero di Via Alfieri, le alberature di Via Convento, di via Grazioli e di via Rovedolo, il parco di Rovedolo, la Valle d’Inzino (a partire dal bacino idrico “La Gorga”, risalendo il torrente Re).
Le prime tre aree di campionamento possono essere considerate aree urbane mentre la Valle d’Inzino è sicuramente un’area extraurbana. Delle dieci specie licheniche identificate, sei di esse sono state trovate sia nell’aerea extraurbana sia nell’area urbana mentre le altre quattro, alcune di esse sicuramente più sensibili agli inquinanti veicolari e domestici, sono state raccolte esclusivamente nell’area extraurbana della Valle d’Inzino. Questa maggiore biodiversità potrebbe essere quindi correlata alla minore vicinanza ad alcune sostanze nocive, per i talli lichenici, presenti nell’aria del territorio urbano. Dopo la raccolta in ambiente sono state effettuate delle attività di analisi dei campioni raccolti, presso il laboratorio di Biologia dell’Itis, durante i quali gli studenti hanno studiato le caratteristiche morfologiche dei licheni,necessarie per la loro determinazione, attraverso l’ausilio dello stereomicroscopio ed anche del microscopio ottico. Durante questi laboratori hanno scattato numerose fotografie al microscopio ottico, non solo della struttura intima dei licheni, ma anche delle spore dei funghi raccolti nella prima parte del progetto. Tali fotografie sono visibili nella specifica sezione del sito dedicata alla microscopia.