I FUNGHI DEL BERETTA

Rilevamenti micologici nella città di Gardone Val Trompia
Questo è uno dei motivi per cui ci si dedica alle cacce sottili: rimpicciolendo - o meglio affinando - le unità di misura,
il mondo si ingrandisce e aumenta la sua varietà.

Ernst Jünger, Cacce sottili

Auricularia auricula-judae (Bull. : Fr.) Quél.

Descrizione
Basidioma: 1-6 cm di diametro, a forma di coppa rovesciata, di colore bruno-rossiccio. La parte interna è fertile, venosa e traslucida e ricorda la forma di un padiglione auricolare, il colore è generalmente più chiaro della parte esterna. La superficie esterna è leggermente pruinosa per la presenza di cortissimi peli apprezzabili con l’uso della lente d’ingrandimento. L’orlo è liscio, da giovane arrotondato, da maturo dritto, a volte ondulato e sinuoso.
Gambo: fungo sessile o con brevissimo stipite, per buona parte infisso nella corteccia della pianta ospitante.
Carne: elastica e gelatinosa, morbida da giovane, coriacea in vecchiaia. Non ha un odore particolare, il sapore tende al dolciastro.
Habitat: cresce gregario anche in gruppi numerosi di esemplari. È un fungo lignicolo che si sviluppa su tronchi di latifoglie, soprattutto di sambuco, e può comportarsi sia da saprofita su legno marcescente che da parassita su alberi vivi. Matura in condizioni di umidità elevata già dall’inizio di settembre e si trova ancora durante l’inverno.
Note e osservazioni
Origine del nome: il nome Auricularia auricula-iudae deriva dal latino: auricula è diminutivo di auris, ovvero orecchio, a causa della sua forma simile al padiglione auricolare, mentre judae significa “di Giuda”.
Nome popolare: Orecchio di Giuda.
Curiosità: è un fungo commestibile, particolarmente apprezzato nei paesi asiatici. Se consumato frequentemente o in maniera eccessiva può però provocare la Sindrome di Szechwan, in quanto fa insorgere problematiche legate alla coagulazione del sangue.
Luogo raccolta: parco pubblico di via Alfieri, Gardone Val Trompia, 282 metri s.l.m.
Data raccolta: 15/11/2021
Raccoglitori: Lorenzo Alberici, Emanuele Baldussi, Paolo Saleri.
Ambiente/substrato: su legno marcescente di una latifoglia.