Visita a Vicenza per un gruppo iniziale di classi prime del liceo. È il turno delle prime A, B e G. Scoprire la città del Palladio significa immergersi  in una dimensione senza tempo in cui trionfa la Bellezza. L’avvio a palazzo Chiericati, con letture attoriali, tenute da Martina Pittarello e  tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, suggerisce la centralità del mito, patrimonio comune e condiviso nella Vicenza del tardo Rinascimento. Miti di trasformazione, ovviamente, ma anche le celebri fatiche di Ercole, ovunque riecheggiate nei soffitti del palazzo e riproposte poi  all’interno del Teatro Olimpico. Guide coinvolgenti e abili hanno accompagnato gli studenti e proposto approfondimenti sui miti, durante la mattinata, e su Andrea Palladio, nel pomeriggio. Firmitas, utilitas e venustas sono i precetti vitruviani accolti da Andrea Palladio; essi trovano conferma nella sua produzione e prendono forma nelle proporzioni armoniose delle sue opere. Edifici privati ed edifici pubblici progettati dal Palladio rendono Vicenza un piccolo gioiello e anche un poco la terra del sogno, dell’ultimo sogno di Andrea Palladio, l’irrinunciabile Teatro Olimpico. La visita è stata caratterizzata da una varietà di suggestioni e di linguaggi (la parola, la pittura, l’architettura). Minimo comune denominatore: la Bellezza!