Il progetto di scambio culturale con la Finlandia, a cui ha partecipato la classe IV A del Liceo Moretti, ha previsto il soggiorno in Italia dei ragazzi finlandesi, dall'8 al 15 ottobre 2018 e poi il nostro in Finlandia dal 10 al 17 aprile 2019.
Dopo tre ore di aereo, partito da Malpensa, i cieli di Finlandia ci propongono un’invitante coltre di nubi che si estende a perdita d’occhio. All’atterraggio ci accolgono l’asetticità e il gelo di Helsinki, ampiamente compensati però dal calore, inaspettatamente mediterraneo, con cui i nostri ospiti ci danno il benvenuto. Il viaggio fino a Merikarvia è molto lungo e si snoda tra boschi, campi, laghi, boschi, campi e ancora boschi.
Il secondo giorno abbiamo avuto il primo contatto con la scuola e la città : Merikarvia è una piccola cittadina portuale abbastanza benestante e di questo benessere beneficia evidentemente anche la scuola, che a noi studenti italiani è sembrata una di quelle che si vedono solo nei film: spazi di svago per gli studenti, laboratori di ogni tipo, pc e telefoni forniti a tutti gli studenti. Anche le lezioni ci hanno stupito: il professore spiega poco e fa esercitare molto, si può uscire dalla classe quando si vuole e in generale il clima è molto meno “scolastico” e istituzionale di quello della scuola italiana.
Nei giorni successivi, i nostri ospiti ci hanno mostrato le caratteristiche peculiari della Finlandia: per prima cosa la danza, che si pratica durante l’intero percorso scolastico (con ballo finale stile America), il laboratorio di cucina presente nell’istituto scolastico (in cui abbiamo cucinato insieme i piatti tipici finlandesi), l’hockey, sport nazionale, e, ovviamente, la sauna. Questa si configura come un vero e proprio rituale per i finlandesi: quasi tutti ne hanno una in casa e quelle pubbliche abbondano; noi siamo andati in una di queste, che aveva anche la fortuna di essere vicino ad un lago dove i più coraggiosi (o folli, dipende dai punti di vista) si sono tuffati diverse volte.
Come tutto, però, anche la nostra esperienza ha avuto fine e la notte di martedì 17 aprile, a malincuore, abbiamo dato l’arrivederci (magari in Italia) ai nostri amici finlandesi e siamo partiti verso casa.